La Romagna nel
bicchiere

Sorsi di
Romagna

La tenuta oggi produce quattro Romagna Sangiovese di forte personalità, ciascuno dei quali riflette le sfumature dei territori di provenienza, Castrocaro e Brisighella: I Quattro Bastioni, la riserva Poggiogirato
e i due cru, Santa Reparata e Arlesiana.
Altrettanti vini bianchi arricchiscono la gamma con lo spumeggiante Vindice, metodo classico pas dosè ottenuto dalla vinificazione in bianco di Sangiovese, Nubivago da uve 100% Trebbiano e due interpretazioni di Albana in purezza: l’elegante Belladama e Dulcinea, originale produzione da uve stramature.
Chiude il convivio il vermouth rosso Beldemonio, prodotto da uve Sangiovese solamente nelle annate più calde.

I NOSTRI VINI

SPIRITO
INNOVATIVO

Nei vini di Poggio della Dogana le nostre radici familiari
si intrecciano con la storia dell’entroterra romagnolo,
un territorio a cui apparteniamo e di cui riconosciamo
la forte identità culturale e la vocazione vitivinicola,
che interpretiamo con spirito innovativo per vini
dal sapore contemporaneo.

Sangiovese

“Si dice che il Romagna Sangiovese contenga il carattere dei romagnoli: esuberante, schietto, robusto e ospitale, ruvido all’esterno, ma dal cuore sincero e delicato.
In Romagna, vero e proprio mosaico di terroir, il Sangiovese può esprimere tutto il suo potenziale di traduttore di suoli e microclimi. In questo mosaico di terroir ci sono le marne e le arenarie dei territori più alti con vini sottili e minerali che lasciano la freschezza dettare il ritmo, e i vini carnosi e materici delle argille più dure.”
(Catalogo “Enologica”).

Poggio della Dogana ha scelto di far esprimere questo vitigno attraverso i differenti terroir di Castrocaro e Brisighella utilizzando in cantina contenitori in acciaio e cemento che consentono di preservare la memoria delle uve, come appena prelevate dal suolo.

Albana

Apprezzato per l’equilibrio tra freschezza tannica e morbidezza, l’Albana dimostra di non essere un bianco comune quando coltivato sulle colline nei pressi dello “Spungone” – dorsale che si estende da Faenza a Cesena formata da roccia arenaria calcarea. Qui trova le condizioni ideali per esprimersi come vino territoriale: un tipico sentore vegetale, spesso associato alla salvia, che completa un quadro aromatico di profumi floreali e note di albicocca.

Varietà generosa, dal grappolo lungo e dorato, capace di arrivare a gradazioni zuccherine impensabili. La buccia è ricca di tannini e polifenoli, ricchezza che può complicare le operazioni in cantina, perchè ne svela potenza e vulnerabilità alle ossidazioni. Ma se si sa dominare il suo linguaggio, e si azzarda una vendemmia tardiva, l’Albana passita assume sfumature ambrate nel colore e diventa estremamente elegante al naso e alla bocca.

Trebbiano

È il vitigno a bacca bianca più conosciuto in Emilia Romagna, coltivato sia in pianura che in collina. A lungo sottovalutato, oggi è di grande attualità per la sua capacità di resistere alle alte temperature, in grado di regalare un vino che, a patto di farlo maturare e lavorare sulle rese, sviluppa profumi e complessità aromatica inaspettate. Lo sanno bene gli artigiani di collina come noi di Poggio della Dogana, che da sempre apprezziamo la sua eleganza e capacità di invecchiamento.